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Recupero di un edificio a Novello

Progettista: Gianni Arnaudo con gli studenti del IV anno del Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura - corso di Tecnologia
Anno:
2003
 
  • Il tema specifico che ha determinato i parametri direttori del corso è costituito da uno studio sugli involucri applicati a edifici esistenti in aree produttive, con risultati tali da cambiare la fisionomia stessa della costruzione, mitigando l'inserimento dell'intervento all'interno del paesaggio e dell'ambiente costruito. Altro aspetto fondamentale dell'orientamento della ricerca è consistito nel recupero di costruzioni non necessariamente residenziali o agricole da tempo dismesse, al fine di dar loro un nuovo ruolo all'interno di un programma di sviluppo turistico nell'area territoriale delle Langhe. L'edificio oggetto dell'intervento - un rudere abbandonato dall'incerta origine religiosa - è situato nel comune di Novello, in provincia di Cuneo, sulla vetta di un piccolo colle denominato il "Podio" da dove è possibile una bellissima visuale del paesaggio circostante. Il progetto prevede di realizzare un ristorante enoteca che rispetti ed esalti l'identità di questa antica testimonianza costituendo al tempo stesso un segno architettonico in questo paesaggio di straordinaria bellezza. Per questo si è pensato a un involucro interno vetrato come una "pelle" che separa i due corpi, una "scatola" che distingue. Lo spazio interno del progetto senza pregiudicare la percezione dell'involucro esterno, ovvero l'esistente: questa "scatola" si prolunga sul lato Nord-Ovest del rudere, andando a formare la sala da pranzo al di sopra dei vigneti, da dove si può ammirare tutto lo spazio e il panorama circostante come da un piedistallo immerso nel paesaggio così affascinante delle Langhe. L'intera struttura, se si esclude la copertura del rudere, è stata concepita in vetro con un'essenziale ossatura portante in acciaio, così da esaltare la leggerezza dell'intervento e renderlo poco invasivo. Il progetto prevede l'impiego di un tubolare in acciaio di dimensioni esilissime, irrigidito da un sistema di sottili controventature in tiranti di acciaio inox. L'effetto finale è di straordinaria bellezza e leggerezza, una struttura diafana e impalpabile che dimostra ancora una volta come l'utilizzo dell'acciaio anche per i progetti delicati come questo sia il più idoneo dal punto di vista funzionale ed estetico.

Pubblicazioni:
ACCIAIO ARTE ARCHITETTURA n.16 - settembre 2003